«L’urgenza sociale del tema dell’abitare è diventata finalmente di interesse pubblico, e coinvolge studenti, giovani coppie, famiglie ristrette e numerose, anziani. La cooperazione di abitanti, sia Legacoop sia Confcooperative, nelle sue due a forme a proprietà divisa e indivisa, esiste da oltre 50 anni e ha dato risposte alla fascia media della popolazione, assegnando nel tempo in proprietà circa 7000 alloggi (Abitcoop), e in godimento circa 1000 (Unicapi) – con una media fra le due cooperative Abitcoop e Unicapi di 35 alloggi assegnati annualmente in godimento. Ora però che gli incentivi all’edilizia agevolata non ci sono più, è necessario creare un sistema di partnership pubblico – privato in cui il pubblico dedichi risorse proprie in diverse forme per rendere economicamente sostenibile l’edilizia residenziale sociale, anche a fronte degli aumenti di costi di realizzazione delle case e dello stagnamento decennale degli stipendi che non permettono più il risparmio alle famiglie.» Così Simona Arletti, presidente di Abitcoop, ha iniziato il suo intervento alla Tavola Rotonda organizzata dal Comune di Formigine ‘La casa è un diritto’.

«Assistiamo alla richiesta di realizzazione di alloggi ERS nei comparti in cui i privati hanno interesse – ha continuato Arletti – ma le risorse pubbliche necessarie per rigenerare ampie parti di città con l’obiettivo di realizzare ERS scarseggiano, e i fondi PNRR sono molto concentrati sulle grandi città: per rigenerare ampi comparti servono risorse ancora più ingenti che non si possono chiedere solo a soggetti privati, anche cooperativi, visto che anche le cooperative sono imprese, diverse grazie alla loro democrazia interna, ma che debbono guardare come le altre alla sostenibilità economica degli interventi per tutelare i soci. Vanno sempre più sperimentate forme di partnernariato in cui si condivida l’obiettivo, si co-progetti e si suddividano i costi per arrivare ad un piano economico sostenibile anche se a lungo termine.»

In proposito Arletti ha ricordato il Piano casa presentato da Legacoop Abitanti al Ministro Salvini dove si spiega che, se si vuole uno stock di alloggi in ERS con contratto di affitto a medio termine, occorre il 40% di risorse pubbliche, mentre se lo si vuole a lungo termine occorre il 60% di fondi pubblici per permettere all’investitore di sostenere l’intervento.

Infine, in merito alla ristrutturazione edilizia del patrimonio esistente, Arletti ha richiamato la direttiva sulle case green adottata dal Parlamento Europeo, sottolineando come, a differenza del governo, Abitcoop abbia colto con favore quanto previsto a livello europeo facendosi trovare assolutamente pronta alla sfida proposta: ha già da tempo iniziato a costruire case No Gas e partecipa a progetti europei che puntano addirittura ai Plus Energy Buildings, cioè a case che producono più energia di quella che consumano. «Occorre però – ha concluso Arletti – trovare i sostegni bancari o pubblici che non la rendano una norma discriminante, stante la fine della cessione del credito decisa dal governo.»

Questo alloggio è riservato alla locazione previa domanda di iscrizione al Bando, che verrà aperto nel dicembre 2025.
Seguiranno maggiori informazioni.