Abitcoop è il risultato di un processo di unificazione delle oltre 40 cooperative comunali e locali di abitazione che a metà degli Anni ’70 operavano a Modena. Erano gli anni in cui veniva ad affermarsi la stagione della proprietà pubblica dei suoli e molti Comuni avviavano concorsi per la realizzazione di nuovi quartieri attraverso la politica dei PEEP. È in questa occasione che prende coscienza il bisogno di disegnare case per la città attraverso un movimento cooperativo in grado di impegnarsi a fondo nel settore abitativo. Ed è così che il 26 novembre 1976 nasce Abitcoop.
Valori di autoresponsabilità e solidarietà scritti a chiare lettere : «Le cooperative – sta scritto nella Carta valori Abitcoop – sono basate sui valori dell’autosufficienza (il fare da sé), dell’autoresponsabilità, della democrazia, dell’uguaglianza, dell’equità e solidarietà. Secondo le tradizioni dei propri padri fondatori, i soci delle cooperative credono nei valori etici dell’onestà, della trasparenza, della responsabilità sociale e dell’attenzione verso gli altri […]. Le cooperative sono organizzazioni democratiche, controllate dai propri soci che partecipano attivamente nello stabilire le politiche e nell’assumere le relative decisioni».
Solide basi su cui crescere. È su queste fondamenta che negli Anni ’80 Abitcoop comincia a consolidare la proposta cooperativa quale efficace strumento di soddisfazione per i sempre più diffusi e condivisi bisogni collettivi. L’elaborazione dei primi piani triennali e i primi accordi con le cooperative di produzione e lavoro segnerà il passaggio delle cooperative di abitazione da meri soggetti ‘attuatori’ di programmi di edilizia pubblica a soggetti ‘protagonisti’ del settore edilizio, un ruolo che sapranno ben ritagliarsi attraverso la partecipazione ai tavoli della pianificazione.
Abitcoop, che diventa a partire da questi anni il braccio del movimento cooperativo aderente a Legacoop nel settore dell’abitazione, si consolida come realtà organica, forte, strutturata. Alla sua Presidenza è insediato Omer Degli Esposti, che ha sostituito, prima, alla Presidenza dell’APCAb, Gian Paolo Roncaglia e, poi, ha preso le redini della neonata impresa cooperativa. In quegli anni cominciano ad affermarsi le strategie e i programmi che riguarderanno sia gli interventi agevolati che autofinanziati e inizia il percorso di consolidamento dell’autonomia e della specificità del settore di abitazione all’interno di Legacoop. Andando sempre a ritroso, a Omer Degli Esposti succede alla Presidenza Mauro Piccinini, la cui prematura scomparsa comporta il richiamo di Gian Paolo Roncaglia.
Il tempo che vi trascorrerà, sei mesi in tutto, apre la strada all’arrivo di Vilson Marchi, che resterà ininterrottamente al vertice della cooperativa fino al 19 ottobre 2005, quando gli subentrerà Lauro Lugli. La lunga reggenza affidata a Vilson Marchi coinciderà con la fase della piena maturità di Abitcoop. La stabilità ed il dimensionamento ottimale raggiunti imprimono una decisa impronta agli interventi realizzati in questi anni, caratterizzati da una maggiore qualità e confort, ma anche dal recupero di una decisa spinta alla valorizzazione di quegli elementi di socialità che costituiscono il faro di riferimento della cooperativa.